In occasione del lancio di questa iniziativa siamo andati a intervistare Carlo Bozzetti, 66 anni, storico volto del club da quasi cinquant'anni.
L’accordo mette a disposizione dei tesserati Vespa Club di tutta Italia i prodotti Roloil a tariffe agevolate: scopri di più per avere maggiori informazioni.
Carlo, come hai scoperto il mondo Vespa?
Come molti ragazzini ho iniziato a 13 anni con la Vespa 50 di mio zio, che guidavo di straforo… Poi, a 21 anni, il fatal incontro con la Vespa che mi ha cambiato la vita. Davanti a casa mia, a Milano, dove c’era una cascina, ho visto un signore, che allora mi sembrava anziano [ride, N.d.R.] mentre la stava parcheggiando. All’epoca avevo sia un Morini che mi divertivo a tirare che un Fantic da trial e quella Vespa mi sembrava davvero un giocattolino! E invece, 45 anni dopo, ne possiedo sei e ne ho cambiate tante.
Cosa ti aveva colpito in particolare?
Il colore! Era blu pavone e mi aveva incuriosito vedere un signore così distinto alla guida di uno scooter dal design singolare, a scocca stretta e manubrio ridotto.
Quindi è stato amore a prima vista?
Certo, l’occhio vuole la sua parte. E Vespa ha sempre fatto delle colorazioni allegre un suo marchio di fabbrica, unito a un design italiano inimitabile e molto caratteristico. In più è stata un simbolo della rinascita economica nel dopoguerra. Ci sono troppi motivi per innamorarsene.
A cosa ti riferisci?
Consideriamo che la Vespa fu progettata nel 1945 e proposta al pubblico nel marzo del 1946 a Torino, dove Enrico Piaggio l’aveva presentata dopo aver riconvertito la sua produzione di aerei bellici. Insomma, la guerra stava finendo e la maggior parte delle persone girava a piedi. Penso che abbia trovato un modo geniale di fornire a tutta Italia un mezzo economico di trasporto e di portare un po’ di allegria dopo un periodo storico tanto buio. Penso che Vespa si porti dietro una bellissima storia all’italiana. Anche Roloil da questo punto di vista ha una storia importante, che nasce addirittura prima di Vespa [nel 1933, N.d.R.].
Cosa ti ha poi spinto a non cambiare più mezzo a due ruote?
Aver scoperto una famiglia, fatta di tanti appassionati come me. Persone dalle più differenti età ed estrazioni sociali che condividevano come me la voglia di avventura. All’inizio eravamo ragazzi “scapestrati” e tutti prendevamo la Vespa per andare forte! Rispetto alle velocità di oggi parliamo di tutt’altro ma allora facevamo anche le gare sull’erba o sullo sterrato e ogni occasione era buona per mettersi in viaggio con quelli che oramai erano diventati amici. A esempio mia moglie l’ho conosciuta al Vespa Club, nel ’73, e ora stiamo ancora insieme.
Parlaci dei Vespa Club d’Italia: siete in tanti?
Siamo cresciuti nel corso degli anni. Io faccio parte del Vespa Club Milano e siamo quasi 650 soci. A livello nazionale ci sono più di altri 600 club, per un totale circa di 76.000 tesserati, questo almeno al 31 dicembre dell’anno scorso. Secondo me è difficile trovare un’associazione di persone che condivide la stessa passione e voglia di stare in contatto. In più forse non tutti sanno che il Vespa Club d’Italia rappresenta il più vecchio club motoristico dedicato ad un solo tipo di motociclo e ha 73 anni di storia.
Tu quali incarichi hai avuto nel Vespa Club?
Sono entrato al Vespa Club Milano a metà degli anni settanta; all’inizio degli anni ’80 sono diventato consigliere e presidente dal 2004, carica che ho lasciato pochi mesi fa per far largo ai giovani. Per 9 anni ho avuto incarichi nel board del World Vespa Club e attualmente sono consigliere del Vespa Club d’Italia nel settore Sviluppo & Progetti.
E tra tanti marchi, come mai avete scelto proprio Roloil?
Noi Vespisti ci prendiamo grande cura dei nostri modelli, stando attenti a utilizzare pezzi originali e ricambi di qualità. Roloil ha sempre fatto parte del mondo Vespa e negli anni ’80 rappresentava l’olio per eccellenza utilizzato per la miscela. Gli appassionati allora non valutavano nessuna alternativa. La partnership che stringiamo oggi chiude un cerchio.
E tu ora quante Vespa possiedi?
Come la maggioranza dei tesserati Vespa Club, ho alcune Vespa. Attualmente tre storiche e tre moderne. Una VN2 del 1957, una 90SS del 1965 e una 90SS del 1972. Queste tre sono la mia più grande passione, che io e mia moglie guidiamo in particolari occasioni, ai motoraduni o nei giri tra soci. In più abbiamo tre GTS (da 150, 250 e 300 di cilindrata) per gli spostamenti di tutti i giorni.
Una bella collezione!
In alcuni momenti della mia vita sono arrivato anche a possederne in contemporanea più di dieci modelli. Io però non mi considero un collezionista, ho un amico in particolare che ne possiede 140! Se fate i bravi magari ve lo presento… [ride, N.d.R.]. Oppure è famosa la storia di Marco Romiti: da calciatore a fondatore di un museo della Vespa a Pollenza (MC).